Peter Gabriel mi calma sempre. Grazie alle sue melodie, che oramai ho interiorizzato completamente, mi porta lontano nel passato, quando da bimba lo ascoltavo nella macchina del papà.
Vorrei solo dire...io ci provo.
che ci sto provando a sciogliere la tensione, questo nodo che pulsa all'altezza del diaframma, io ci provo, giuro che ci sto provando.
Respiri profondi, riflessioni su me stessa, i miei desideri e le mie debolezze, i miei punti di forza, le mie soddisfazioni, la mia volontà, il mio corpo, la mia personalità...poi di nuovo profondi respiri.
Sono qui, e ci provo ad essere felice, e ammetto che qualche volta lo sono anche, ma le altre volte, quando tutto sembra remarmi contro, mi perdo tra la folla sentendomi così piccola e così uguale a tutti, perdo ogni contatto con me stessa, sono solo un punto in una infinita linea, le relazioni umane mi appaiono tanto artificiali, non mi sento capita e apprezzata, sento che se non ci fossi nessuno se ne accorgerebbe.
Mi chiedo cosa ci sia di sbagliato in me ora...racchiudo un qualcosa di oscuro, difficilmente intellegibile, ingarbugliato e crudele, che mi fa sentire fuori luogo, inadatta al ruolo.
Non so più fingere.
Ed ecco qui lo scopo terapeutico di queste mie sedute psichiatriche con il blog.
Questo è il fatto: mi sono liberata dalla maschera,ovvero dalle tanto agognate ali, che mi permettevano di scappare el mondo dell'apparenza quando la situazione lo richiedeva.
E ora fatico a riconoscermi, sono nuda e spaventata di fronte a stranieri.
E proprio ora, proprio adesso la mia maschera mi servirebbe come mai prima.
E proprio ora avrei bisogno del calore di tutti voi, ora che non ho più difese, ora che domando amore, ogni giorno, nessuno ha tempo e voglia di ascoltare la mia richiesta. Non abbandonatemi.
I need to be needed.
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