riva del garda

I miei ritorni a Riva mi sconvolgono sempre un po'.

Mi sorprende sempre notare quanto i "fili invisibili" siano ancora efficaci.
La mia volontà s'intimorisce di fronte ad una forza ben più antica, profonda, distruttiva.
No, non perdo più il controllo, questo no. Ho imparato a mie spese a soffocare ogni impulso che non ha ragione d'essere...
però lo sento...
mi sospinge come una corrente...
mi si creano immagini negli occhi...
la mia personalità rivela il suo doppio,
qui a Riva.
Quel doppio che tutte le volte a Bologna penso di aver ucciso con la coerenza delle mie azioni e l'equilibrio delle mie emozioni.
E invece vaffanculo no!
Sento le voci talvolta:
-chiamalo e chiedigli di scappare insieme a te, via, lontano da qui, per tendere verso tramonti dorati, tu e lui, soli, finalmente felici. chiamalo, chiamalo è così semplice...-

Per un attimo mi sento conquistata da questa menzogna,
poi ritorno in me, accorgendomi della follia di tutto ciò.
Sono pazza, lui aveva ragione a dirmelo. Ne sto uscendo, e il peggio è passato sì, ma ho ancora delle ricadute. Quando torno a Riva.

Combatto ancora contro fantasmi che dal passato vengono a disturbare il mio sonno.
Ho ancora da capire e risolvere, forse non ci riuscirò mai perchè alcune domande non hanno risposte, o meglio le hanno ma io non potrò mai afferrarle in pieno.
Ho solo ipotesi che si sommano fino a creare una teoria che prendo per vera, la prendo e la utilizzo come fondamento... e se...? Sì, proprio così, crollerebbe tutto.

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