postinsomnia

oggi a bologna tira uno strano vento...come se dovesse succedere qualcosa...un vento inquieto,caldo,che ha fretta. ma dove vuole andare?

oggi la mente mi si riempie di pensieri senza che io lo voglia,come un rubinetto che perde...plin plin plin,pensieri che non voglio. non li voglio. non so riparare questo rubinetto,mi serve un idraulico.

oggi non mi sento io,sto rinchiusa in questo corpo che non riconosco,parlo e agisco come dietro una parete che ha le mie sembianze.

stanotte mi sono svegliata,gli occhi spalancati nell'oscurità,avrei voluto avere qualcuno accanto,ma c'era solo

questo mio corpo

scosso

infiammato

rotto.

una costruzione che crolla su se' stessa,un gatto che muore. immagini disturbate di una notte insonne,bianca di una luce irreale. i mei occhi aperti che cercavano di trovare un appiglio ma la presa non era sicura,le mie mani erano sudate.

...cado...

ma poi che succede?mi addormento. e la mattina,come un automa,mi ritrovo a fare le cose di sempre. caffè,ricevimento professore,spesa...poi di nuovo a casa. devo studiare.

angoscia: l'esserci dell'uomo in quanto progetto gettato che organizza gli enti secondo i suoi interessi,capisce di non essere "in mezzo" ali altri enti,di non far parte della loro dimensione. con questa consapevolezza egli non si sente più a casa,la sua paura è rivolta verso l'incompresibilità e l'inutilità della sua esistenza,si perde. e

...cade...

nibbo mi disse che:

l'angoscia è un ansia alla quale non diamo diritto di cittadinanza.

grazie nibbo per le tue parole mai banali.


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