ho visto un arcobaleno una sera, sembrava nascesse dall'edificio che ha accolto anche quest'anno il pazzo festival del Drodesera... una centrale idroelettrica in disuso, che pare più un castello forte e fiero che una centrale, con i suoi stanzoni enormi che sembrano solo attendere di accogliere e far germogliare il seme di un'idea.
ero lì, anche quest'anno, ho assistito in parte al processo di creazione di emozioni, ho fatto la mia piccola parte, per quanto ho potuto. e ora fies ha chiuso i battenti -au revoir alla prossima estate-...io mi trovo un po' sperduta, con il mio lavoro che non mi è più così pesante come all'inizio, come se mi fossi abituata alla noia, al silenzio assordante dei miei pensieri, come se avessi imparato a mettere la mente in standby. ma che brutta cosa.
ci si abitua a tutto. hume sosteneva che tutto ciò che reputiamo a priori è dato all'uomo solamente grazie alla incredibile e sottovalutata forza dell'abitudine. furbo l'empirista.
bene ed ora mi rendo conto che l'estate è al suo apice, ora può solo marcire e rinsecchire compatendosi e piangendosi addosso per il perduto profumo.
arriverà settembre,tirandosi appresso un nuvolone denso di piogge fresche...piogge di cambiamenti...verrà arrogante e sconvolgerà il quieto scorrere della routine, riempirà finalmente la mia mente di colori, forse i miei occhi di lacrime.
ma io rimarrò stabilmente salda al suolo,nemmeno un bagno nel lago di notte mi farà tentennare, neanche un fiore così simile ai miei disegni mi farà pentire. no, no e no.
non mi farò travolgere. avrò lo sguardo ben fisso all'orizzonte, le mani pronte ad afferrare ciò che mi si presenta, i capelli che giocano col vento e le gambe forti pronte a fare il balzo.
ero lì, anche quest'anno, ho assistito in parte al processo di creazione di emozioni, ho fatto la mia piccola parte, per quanto ho potuto. e ora fies ha chiuso i battenti -au revoir alla prossima estate-...io mi trovo un po' sperduta, con il mio lavoro che non mi è più così pesante come all'inizio, come se mi fossi abituata alla noia, al silenzio assordante dei miei pensieri, come se avessi imparato a mettere la mente in standby. ma che brutta cosa.
ci si abitua a tutto. hume sosteneva che tutto ciò che reputiamo a priori è dato all'uomo solamente grazie alla incredibile e sottovalutata forza dell'abitudine. furbo l'empirista.
bene ed ora mi rendo conto che l'estate è al suo apice, ora può solo marcire e rinsecchire compatendosi e piangendosi addosso per il perduto profumo.
arriverà settembre,tirandosi appresso un nuvolone denso di piogge fresche...piogge di cambiamenti...verrà arrogante e sconvolgerà il quieto scorrere della routine, riempirà finalmente la mia mente di colori, forse i miei occhi di lacrime.
ma io rimarrò stabilmente salda al suolo,nemmeno un bagno nel lago di notte mi farà tentennare, neanche un fiore così simile ai miei disegni mi farà pentire. no, no e no.
non mi farò travolgere. avrò lo sguardo ben fisso all'orizzonte, le mani pronte ad afferrare ciò che mi si presenta, i capelli che giocano col vento e le gambe forti pronte a fare il balzo.
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