sogno


mmmh...che strano...

mi abbaglio se guardo fuori dalle finestrelle della soffitta oggi.

nuvole cielo e sole sole sole oggi...fuori dalla soffitta.

dentro nebbia.



il problema e' che si vive sempre con una limitante veduta, per questo poi si dice che il tempo ci sfugge di mano...com'e' anguilloso il tempo.




una festa di paese, una bambina con i capelli incredibilmente ricci e lunghissimi, il sapore della polenta con la spezzatino, la mia fame...la fuga,con gli altri compagni d'avventura...bisogna partire,scappare al piu' presto...per dove, dove? cos'e' questa fretta che abbiamo? il ragazzino magro e alto si vorrebbe innamorare della bambina riccia,ma e' innamorato di me e io lo so e ne vado fiera. la bambina lo capisce,lascia la sua mano e lo saluta,lui e' dispiaciuto ma lei sale su una macchina (??), si allaccia la cintura, gli rivolge l'ultimo sguardo e se ne va. e ora la scena cambia. sono nel mio appartamento ad arco, sono in partenza (sempre,sempre in partenza), l'ansia mi attanaglia. aspetta...cè' qualcosa prima, qualcosa che -mi sono detta- devo ricordare... una sorta di locus amoenus, un angolo di paradiso. io e d scherzando abbracciati in un giardino...diamine non ricordo altro,solo i nostri sorrisi, no solo le sue risate e la mia felicita' nel vedere che lui sta bene grazie a me. ora invece siamo a casa mia,i bagagli...e lui non arriva (e' a pescare? appena lo chiamo corre da me). si presenta a casa mia vestito con una ridicola salopette, una camicia a righe aderente, le scarpe da ginnastica della nike e i capelli ingellati. e' orribile. e non e' d...e' la persona che torna con violenza nella mia mente...quando sono piu' indifesa, quando non ho filtri...nel sogno mi ricompare. e il sentimento che provo e' quello di tanto tempo fa... lo vedo, mi accendo. ci baciamo e lui mi tocca, infila la sua mano sotto i miei vestiti e io la lascio fare...mi prende e mi fa sua li' fuori da casa mia, sul vialetto, con la ridicola salopette addosso. poi c'e' la partenza..lui verra' con me...e i miei genitori e mia sorella pure. i miei e sofia vanno in camper, io sono sola,nella macchina nera di mio padre...al posto del passeggero. facciamo la gardesana, io sono davanti e il camper dietro...penso che lui sia dietro con loro. la macchina all'inizio guida da sola,poi ci sono le curve e io cerco di guidare dal mio posto, sul quale sono come incollata, ma non ci riesco e rischio di fare un incidente ad ogni tornante. sono nervosa, ansiosa, voglio fermarmi in uno spiazzo ma non ne trovo. finalmente, a limone, riesco a mettere la freccia e spostarmi sulla destra. si fermano pure i miei e io vedo che lui infine non e' venuto. piango perche' non mi ha neppure salutata. capisco perche' il posto del guidatore era vuoto. i miei salgono con me nella macchina nera, mia sorella guida il camper da sola. io sono preoccupata per lei ma i miei dicono che se la puo' cavare benissimo, e che non la sopportavano piu'. io guardo il paesaggio fuori dal finestrino e penso a lui...penso che mi ha abbandonata,per l'ennesima ma ultima volta.


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